Dott. Antonio Maria Pasciuto

Medico Specialista in Medicina Interna, Esperto in Medicina Ambientale Clinica, Membro del Consiglio Direttivo di Europaem (Associazione europea di Medicina Ambientale), Presidente di ASSIMAS (Associazione Italiana di Medicina Ambiente e Salute)

Abstract Relazione:

“Medicina Ambientale Clinica:disciplina moderna e trasversale al servizio di una diagnosi eziologica. Impatto sulla salute sociale dalla Sensibilità Chimica Multipla alle patologie degenerative”

Con il termine di Medicina Ambientale si intende quella branca della medicina che si occupa di prevenzione, diagnosi e trattamento delle patologie che possono essere messe in correlazione con “fattori ambientali”.

Gli organismi viventi sono dei sistemi aperti, in continuo contatto cioè con l’ambiente in cui vivono, ed esposti quindi ad innumerevoli influenze di ordine fisico, chimico e biologico. 

Tale contatto va inteso come un interscambio che l’organismo vivente cerca di regolare ai fini del mantenimento del proprio stato di salute, di una situazione cioè che gli consenta di compiere in maniera corretta tutte le proprie funzioni.

Soprattutto nelle civiltà cosiddette industrializzate le ragioni per cui un organismo vivente si ammala vanno ricercate a mio avviso per la maggior parte in cause di tipo ambientale. 

L’enorme aumento delle patologie croniche registrato negli ultimi anni lo si può sicuramente attribuire agli effetti del carico tossico ambientale cui ognuno di noi è quotidianamente sottoposto.

Pochi si rendono conto che negli ultimi cento anni l’uomo ha modificato completamente l’ambiente contaminando l’aria, il suolo e l’acqua con sostanze chimiche di sintesi, prodotte cioè in laboratorio, e fonti elettromagnetiche. 

Il sistema Terra non riesce più a smaltire queste sostanze e gli esseri viventi, tra cui l’uomo, vengono continuamente a contatto con esse, assimilandole. Si calcola che ognuno di noi si imbatta in almeno 500 sostanze sintetiche ogni giorno! Il corpo umano non ha fatto in tempo, in soli 100 anni, ad evolversi per vivere bene in questo nuovo ambiente e sono in grande aumento malattie quali la Sensibilità Chimica Multipla, il cancro, le allergie, e anche patologie neurodegenerative come il Parkinson, l’Alzheimer.

Tutte le patologie croniche e gran parte dei disturbi funzionali sono dovuti ad un insieme di cause (si parla di patologie multifattoriali), e la gran parte di queste cause sono di origine “ambientale”.

Compito del medico è principalmente quello di arrivare a formulare una diagnosi, che non sia una diagnosi semplicemente descrittiva di sintomi o di eventi morbosi, ma che sia una diagnosi eziologica. Solo così il medico potrà prescrivere una terapia specifica, indirizzata a rimuovere le cause che hanno determinato la patologia.

La Medicina Ambientale ci dà modo di intraprendere questo cammino, ipotizzando prima, e dimostrando successivamente (grazie a nuove e moderne indagini di laboratorio e rilevazioni ambientali) il ruolo che i cosiddetti fattori ambientali esercitano nel determinare le varie patologie.