Prof. Giovanni Abbate Daga

Medico specialista in Psichiatria, Professore associato presso il Dipartimento di Neuroscienze dell’Università di Torino, è Direttore del Master di I livello in PNEI – Psiconeuroendocrinologia che si tiene presso l’Università di Torino

Abstract relazione:

“Psichiatria e Medicina Integrata: la complessità dei Disturbi del Comportamento Alimentare”

L’Anoressia Nervosa è un disturbo mentale che si associa ad un grave stato di malnutrizione con sequele somatiche, psichiche e comportamentali. A tutt’oggi è il disturbo mentale con più alta mortalità in adolescenza. Spesso per lungo periodo chi ne soffre si oppone alle cure.

Per la sua natura, l’anoressia nervosa è una malattia che sottolinea la stretta connessione tra mente-cervello e corpo: sul piano psichico la negazione del corpo produce una frattura tra corpo oggetto e corpo vissuto, sul piano organico la malattia del corpo impatta significativamente sul funzionamento mentale. Se da un lato si pone la complessa problematicità dell’identità, dall’altro è evidente quanto la nutrizione sia intimamente connessa con la salute mentale.

Nella pratica clinica la cura del disturbo non può che essere multidisciplinare nella cornice concettuale dell’agire secondo i principi della medicina integrata.

La relazione passerà in rassegna alcune alterazioni del sistema immunitari, del sistema neuroendocrino ed il sistema metabolico-nutrizionale ed il loro ruolo nella patogenesi come fattori di predisposizione e come fattori di mantenimento. Tale alterazioni dei sistemi verranno poi analizzati in una prospettiva più ampia ove l’anoressia nervosa può essere intesa come una fondamentale difficoltà a riconoscere ed integrare tra loro stimoli propriocettivi ed esterni spesso conflittuali e contradditori, in linea con alcuni modelli neuroscientifici dell’ultimo decennio. Tali modelli ipotizzano che chi soffre di anoressia abbia difficoltà a riconoscere gli stimoli corporei – alimentari e non – a fronte di un’eccessiva attivazione cerebrale rispetto agli stimoli visivi e/o rispetto alla valutazione delle conseguenze future delle azioni motivate dagli stimoli stessi.

Ciò può essere messo in relazione con il punto di vista degli psicopatologi che rileva come elemento centrale nella patogenesi dell’anoressia nervosa un  mancato sviluppo del “Sé corporeo” e ed una ridotta capacità di essere consapevoli delle proprie percezioni, dei propri pensieri e delle proprie emozioni.